Il Giardino delle Farfalle

Il giardino delle farfalle

  • Titolo: Il giardino delle farfalle
  • Autrice: Dot Hutchison
  • Casa editrice: Newton Compton Editori
  • Anno: 2017

Maya è appena entrata nella sala interrogatori della polizia. Maya è stata salvata poche ore fa dal suo carceriere, ma non sembra né spaventata, né traumatizzata.

Maya sta nascondendo qualcosa.

Queste sono le informazioni che le prime pagine di questo thriller ci trasmette: è stato scoperto il covo di un rapitore, stupratore e assassino noto come il Giardiniere e, tra le sue Farfalle, quella che sembra saper guidare il gruppo e tenere meglio i nervi saldi è proprio Maya.

Almeno, questo è il nome che le diede il Giardiniere dopo averla marchiata, ma qual'è il suo vero nome?

Durante l'interrogatorio l'investigatore Victor Hanoverian scopre che prima di essere rapita la ragazza si faceva chiamare Inara Morrissey; ma sarà davvero questo il suo nome? Oppure è solo l'ennesima maschera che la ragazza ha assunto per poter lavorare in un locale newyorkese da minorenne?

E perché Maya/Inara avrebbe lasciato la sua famiglia, la sua casa e la sua vita per trasferirsi a New York e coabitare con sette sconosciute in un enorme monolocale?

Il bello di questo libro è che più lo si legge e più enigmi vengono aperti; enigmi che si sciolgono piano piano grazie alla viva voce della protagonista che racconta la storia della sua vita alternando gli eventi accaduti nel Giardino (questo è il nome che le ragazze diedero al luogo della loro prigionia) e la sua vita passata, una vita piena di dolore, solitudine e abbandono già prima del rapimento.

La bravura della scrittrice nell'alternare una terza persona al presente per l'interrogatorio con una prima al passato per la ricostruzione dei fatti ci trasmette in modo potente ed efficace sia lo strazio e il dolore dei fatti vissuti da Maya sia il senso di inquietudine che questa ragazza, così padrona dì sé, brillante e complessa, ha sui suoi interrogatori che, attraverso i suoi ricordi, devono ricostruire il quadro di un criminale che ha imperversato per più di trent'anni.

L'unico difetto del libro è quello di avere un finale che, forse, non è totalmente all'altezza delle altissime aspettative che la narrazione fa nascere nel lettore durante la lettura. Ma ammetto che questo è un giudizio molto soggettivo.

Non vi dirò di più per non rovinarvi la lettura.

L'unica cosa che mi sento di aggiungere è che questo romanzo riesce benissimo nell'intento di voler raccontare le emozioni e il punto di vista di una vittima che non affronta il suo passato e i suoi traumi con passività, ma che lotta, dimostra forza e ci ricorda che nelle donne esiste una capacità di rialzarsi e di lottare che spesso viene messa da parte per raccontare una passività e una debolezza che, forse, le donne hanno avuto solo nelle narrazioni di stampo maschilista.

  • Voto: 7,5
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